Francesca Deidda: accertamenti su frammenti di ossa del cranio
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Francesca Deidda uccisa: gli accertamenti sui frammenti di ossa del cranio

cadavere in obitorio

Nuovi dettagli sull’omicidio di Francesca Deidda: sono stati eseguiti degli accertamenti sui frammenti di ossa del crano. Ecco il motivo.

Il caso della morte di Francesca Deidda, scomparsa lo scorso maggio e ritrovata senza vita due mesi dopo, si arricchisce di alcune novità. I Ris hanno eseguito degli accertamenti irripetibili su frammenti di ossa del cranio al fine di trovare delle risultanze utili a scoprire l’arma del delitto e, di conseguenza, avere un quadro più chiaro di quanto accaduto alla donna, uccisa, presumibilmente, dal marito Igor Sollai.

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cadavere coperto in obitorio

Omicidio Francesca Deidda: gli accertamenti

Ci sono possibili novità sull’omicidio di Francesca Deidda, la ragazza scomparsa da San Sperate, nel Cagliaritano, il 10 maggio 2024, e trovata morta nei pressi del ponte romano in località San Priamo il 18 luglio scorso. Il corpo della donna, presumibilmente uccisa dal marito, Igor Sollai, è stato sottoposto in queste ore a degli accertamenti.

A spiegare la situazione a Fanpage.it è stato Gianfranco Piscitelli, presidente di Penelope Sardegna e avvocato del fratello della Deidda: “Io e il legale di Sollai, Carlo Demurtas, siamo stati convocati perché sono stati eseguiti accertamenti irripetibili su alcuni frammenti di ossa del cranio. Gli inquirenti mirano a identificare l’arma del delitto“, ha spiegato Piscitelli. “Prossimamente gli inquirenti faranno gli ultimi esami sugli oggetti sequestrati. Dopodiché, non appena arriveranno tutte le relazioni e il mosaico sarà ricomposto, si chiuderanno le indagini e a quel punto il magistrato deciderà se e cosa contestare a Sollai”

La posizione di Igor Sollai

Piscitelli ha fatto il punto su quello che potrebbe essere il destino del marito della vittima che al momento si trova in carcere con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. “Si stanno delineando le modalità del delitto e il mezzo utilizzato per dare la morte, ma a questo punto sono informazioni ancora coperte dal segreto istruttorio. Chiaramente ormai è probabilmente introvabile, ma dai vari esami autoptici e antropologici stanno venendo fuori elementi che stanno contribuendo a ricostruire meglio i dettagli”.

E su Sollai: “Ora si dovrà capire se gli elementi raccolti possono trasformarsi in un atto d’accusa e portare a un rinvio a giudizio”. Secondo Piscitelli “l’indagato è fermo nel professarsi innocente. Al loro cliente hanno fornito le risultanze di cui loro sono a conoscenza, sa tutto, per cui è una sua decisione e loro si attengono a questo”.

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ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2024 11:18

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